2022 Eventi

2022 – Primo incontro – Martedì 15 febbraio – Amministrazione condivisa

L’anno scorso esordivamo con un: “Benvenuti nella nostra Rubrica “Ci Si Vede in Rete”.
Quest’anno possiamo dirvi: “Ben ritrovati!”.

Riparte la rassegna online CSV – Ci Si Vede in Rete, un gioco di parole nato da un confronto costruttivo per dare il nome al progetto che Maria Rita Dal Molin, direttore del CSV di Vicenza, assieme alla giornalista Margherita Grotto, hanno lanciato “nella rete” a febbraio 2021.

Una rubrica nata online e che rimarrà tale, permettendoci così di arrivare ad ospitare nomi di spicco da tutta Italia ad una “sola” condizione: assicurare una buona connessione internet per dialogare per 40 minuti ogni 15 giorni, dal 15 febbraio al 15 giugno, su tematiche di interesse “trasversale”.

Eccoci, dunque, con i primi ospiti e la tematica di apertura di questa rassegna, l’Amministrazione condivisa.

 


GABRIELE SEPIOGABRIELE SEPIO

Apriamo la prima puntata della seconda edizione di CSV – Ci Si Vede in Rete con Gabriele Sepio, Avvocato cassazionista, partner dello studio legale tributario Acta, da lui fondato nel 2011, insieme al prof. Raffaello Lupi.

Tra le voci che figurano nel suo lungo CV anche quella di coordinatore del Tavolo tecnico-fiscale per la riforma del Terzo settore presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e lo svolgimento, in qualità di tecnico, di attività di redazione legislativa su numerose tematiche riguardanti tutela patrimoniale e fiscalità.

Avv. Sepio, nel nostro incontro online parleremo di Amministrazione condivisa, Co-programmazione, Co-progettazione. Come possiamo sintetizzare ciascuna di queste espressioni?

Anzitutto bisogna precisare che co-programmazione e co-progettazione sono due fasi di realizzazione della collaborazione tra PA ed enti del Terzo settore. La prima è finalizzata all’individuazione, da parte della pubblica amministrazione procedente, dei bisogni da soddisfare, degli interventi a tal fine necessari, delle modalità di realizzazione degli stessi e delle risorse disponibili. Mentre la co-progettazione è finalizzata alla definizione ed eventualmente alla realizzazione di specifici progetti di servizio o di intervento finalizzati a soddisfare bisogni definiti, alla luce degli strumenti di co-programmazione.

Quali sono le potenzialità insite nell’Amministrazione condivisa?

Sicuramente la principale potenzialità dell’amministrazione condivisa è quella di snellire i rapporti tra enti non commerciali e Pubblica amministrazione senza dover necessariamente ricorrere alle modalità di affidamento previste dal Codice degli appalti. Di fatto gli enti del Terzo settore da semplici affidatari diventano compagni di viaggio della PA per la realizzazione di progetti di interesse sociale.

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Chi è Gabriele Sepio: Avvocato cassazionista, un dottorato di ricerca in diritto tributario nel 2007 all’Università di Roma la Sapienza, già professore aggiunto all’accademia della Guardia di Finanza di Castel Porziano e docente alla scuola superiore del ministero delleconomia e delle finanze e nella scuola nazionale della pubblica amministrazione, Gabriele Sepio fonda nel 2011, insieme al prof. Raffaello Lupi, lo studio legale tributario Acta, di cui è attualmente partner.

Alle sue spalle diverse esperienze nel settore tax and law in società di consulenza internazionali, come Andersen Legal, Deloitte e Ernst & Young.

Coordinatore del Tavolo tecnico-fiscale per la riforma del Terzo settore presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e attività di redazione legislativa su numerose tematiche riguardanti tutela patrimoniale e fiscalità, tra cui la legge n. 112/2016 (c.d. dopo di noi), nonché su temi legati agli incentivi fiscali per attività produttive e digitalizzazione (Industria 4.0 e welfare aziendale).

Dallo scorso anno è membro del comitato scientifico per la promozione delleconomia sociale nei rapporti internazionali istituito dal Ministro del Lavoro e della commissione fiscale del CONI. Dal 2019 è membro del comitato di gestione della Fondazione Italia Sociale, costituita con decreto del Governo per la gestione dei fondi legati al Terzo settore. Dal 2020 è segretario generale dellosservatorio per la filantropia e il terzo settore (TERZJUS).

Ha inoltre maturato una lunga esperienza su temi legati al passaggio generazionale, alla tutela dei patrimoni e al monitoraggio fiscale, anche attraverso la sua partecipazione al Board dellAssociazione Society of Trust and Estate Practitioners” (STEP).

Svolge attività didattica, convegni e seminari specialistici presso diverse Università italiane, nonché enti di formazione pubblici e privati. Coordina il comitato scientifico della piattaforma on line de Il sole 24 ore dedicata ai temi del terzo settore e della filantropia.

È autore di due monografie e di numerose pubblicazioni su riviste specializzate. Collabora stabilmente con Il Sole 24 Ore su temi di fisco ed economia.


ANTONIO FICI

ANTONIO FICI

Accanto all’Avv. Sepio sarà presente il collega Antonio Fici, Direttore Scientifico di Terzjus*, Avvocato, Professore di Diritto privato nell’Università di Tor Vergata a Roma. Già consulente del Ministero del Lavoro per la riforma del Terzo settore.

Avv. Fici, quali “paletti mentali” sarà necessario scardinare per accogliere l’Amministrazione condivisa?

Sarà necessario da un lato che le pubbliche amministrazioni capiscano che non tutti i rapporti con gli enti devono impostarsi secondo la logica del mercato, dello scambio e del codice dei contratti pubblici, ma che possono esserci rapporti che si ispirano ad una logica diversa, collaborativa, di condivisione di idee e risorse, nonché di obiettivi e risultati. Dall’altra parte, occorrerà anche che gli enti del terzo settore, i CSV e le reti associative si sforzino di far comprendere ai funzionari pubblici la strategia dell’amministrazione condivisa e la sua efficacia in termini qualitativi, nonché efficienza anche in termini di bilancio pubblico.

Amministrazione condivisa significa anche responsabilità condivisa? Quali altri “valori” saranno condivisi?

Amministrazione condivisa significa mettere insieme tante risorse per la realizzazione di un obiettivo comune tra pubblico e privato sociale: idee, mezzi, persone, responsabilità. Queste risorse non sono scambiate come normalmente avviene in un contratto pubblico a prestazioni corrispettive, ma convergono in vista del perseguimento di un obiettivo comune.

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Chi è Antonio Fici: Direttore Scientifico di Terzjus, Avvocato, Professore di Diritto privato nell’Università di Tor Vergata a Roma. Già consulente del Ministero del Lavoro per la riforma del Terzo settore. Autore e curatore di oltre 150 pubblicazioni, tra cui “La riforma del terzo settore e dell’impresa sociale” (2018). Membro di diversi gruppi di ricerca internazionali. Scrive e lavora in italiano, inglese e spagnolo.

* Terzjus
Osservatorio di diritto del Terzo Settore, della filantropia e dell’impresa sociale.

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