2022 Eventi

2022 – Secondo incontro – Venerdì 25 febbraio – Economia del bene comune

In via eccezionale, nel mese di febbraio i due incontri di CSV – Ci Si Vede in Rete sono previsti a distanza di una settimana.

Il secondo appuntamento è, quindi, a calendario per venerdì 25 febbraio, dalle 18.30 alle 19.10.

Dopo aver discusso di Amministrazione condivisa – e delle sue potenzialità per PA ed Enti del terzo settore – con gli avvocati Gabriele Sepio e Antonio Fici -, ci addentriamo in un altro argomento di estrema attualità, l’Economia del bene comune.

Lo facciamo con il Direttore di AICCON (Associazione Italiana per la Promozione della Cultura della Cooperazione e del Non Profit) e The Fund Raising School, Paolo Venturi, e Luciano Zanin, fundraiser, consulente, formatore e Amministratore Unico che nel 2013 ha costituito Fundraiserperpassione, naturale evoluzione del marchio “Fundraiser in strada” creato nel 2009, un network di professionisti che condivide una grande passione per il dono e la convinzione che questo debba avere un ruolo strategico per lo sviluppo di nuovi modelli di organizzazione a servizio delle comunità.

 


Paolo VenturiPAOLO VENTURI

Apriamo la seconda puntata della seconda edizione di CSV – Ci Si Vede in Rete con il Direttore di AICCON* (Associazione Italiana per la Promozione della Cultura della Cooperazione e del Non Profit) The Fund Raising School, Paolo Venturi.

Paolo, in un articolo pubblicato in Corriere Buone notizie, lei e Giulio Pasi, Joint Research Centre – European Commission, affermate: “L’economia sociale non viene dopo Stato e mercato, e nemmeno sta a metà strada tra i due. Viene prima, molto prima”. Qual è, quindi, il senso della sua posizione e il suo percorso?

L’economia sociale trova la sua primazia non nel ruolo riparatorioche svolge in una società sempre più diseguale e vulnerabile, ma nel ruolo trasformativo che genera costruendo un diverso ordine sociale (Stato, mercato, comunità). Prima che leconomia si traducesse in Capitalismo e lo Stato in istituzioni democratiche, la società organizzata svolgeva un ruolo sociale, economico e politico. Occorre ricomporre il quadro e includere il fattore comunitario nelle ricette dello sviluppo”. Le transizioni di oggi sono tutte dilemmi cooperativi.

Alla luce di quanto afferma, allora, cosa significherebbe promuovere il sociale in ambito imprenditoriale?

Sociale non rappresenta solo un categoria della solidarietà, ma anche un meccanismo di creazione del valore. I legami e la dimensione comunitaria diventano cosi meccanismi generativi di nuove forme di economia (spesso legate ai beni comuni) che hanno alla base motivazioni intrinseche e un orizzonte dinteresse generale. Nuove forme dintraprendenza che allargano il campo dello sviluppo, ma anche dellinclusione.

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Chi è Paolo Venturi: Direttore di AICCON The Fund Raising School, insegna imprenditorialità e innovazione sociale presso corsi e master promossi dall’Università di Bologna.

Componente del Comitato Scientifico della Fondazione Symbola, della Fondazione Unipolis, della Social Impact Agenda per l’Italia e di Nesta Italia.

Ha fatto parte del gruppo di lavoro per la Riforma del Terzo Settore. Membro della Consulta della cooperazione Regione Toscana e della Consulta della cooperazione sociale della Regione Emilia-Romagna.

Coautore con Flaviano Zandonai di Imprese ibride. Modelli d’innovazione sociale per rigenerare valore (Egea, 2016) e di Dove. La dimensione di luogo che ricompone impresa e società (Egea, 2019).

Componente comitato scientifico di Corriere Buone Notizie, collabora con numerose testate e blog fra cui Il Sole 24 Ore, Il Corriere della Sera e Vita Magazine.

* AICCON – Associazione Italiana per la Promozione della Cultura della Cooperazione e del Non Profit è il Centro Studi promosso dall’Università di Bologna, dall’Alleanza delle Cooperative Italiane e da numerose realtà, pubbliche e private, operanti nell’ambito dell’Economia Sociale, con sede presso la Scuola di Economia e Management di Forlì – Università di Bologna.

AICCON è parte di un network nazionale e internazionale di persone e istituzioni che, a partire dai propri soci, formano il suo nucleo di operatività. L’associazione è riuscita in questi anni a divenire un punto di riferimento scientifico grazie all’importanza delle iniziative realizzate ed alla continua attività di formazione e ricerca sui temi più rilevanti per il mondo della Cooperazione, del Non Profit e dell’Economia Civile, svolte in costante rapporto con la comunità accademica e le realtà del Terzo Settore.


LUCIANO ZANIN

A dialogare con Paolo Venturi, Luciano Zanin, fundraiser, consulente, formatore e Amministratore Unico che nel 2013 ha costituito Fundraiserperpassione*.

Luciano, Economia del bene comune: come spiegherebbe questa espressione a un bambino di 5 anni?

Ai bambini non è necessario spiegare l’economia del bene comune, perché ce l’hanno dentro. Infatti gli esseri umani non nascono utilitaristi ed egoisti. È dopo, con il contatto con gli adulti, che le cose si complicano. Detto questo, l’economia sono le “cose” che le persone si scambiano, come le figurine, il bene comune è fare in modo che da questi scambi tutti possano essere contenti e vivere bene, senza lasciare indietro nessuno, ognuno con il suo album di figurine completo.

L’economia del bene comune non rischia di essere un modello socio-economico “utopico”?

Direi di no, perché dove è applicata, funziona. Ovviamente rispetto allo scopo che si è dati. Se l’obiettivo è produrre utili da distribuire a poche persone, allora ci si organizza in altro modo. Se invece si vuole produrre valore per il bene di tutti allora si organizzano le comunità, quindi anche le imprese, profit e non profit, in un’altra maniera.

Il problema è che ci hanno insegnato che esiste un solo modo che funziona, ma questo non è vero. Dipende dagli obiettivi e dipende da come fai i conti. L’impresa che per produrre utili inquina, è efficace? Se l’obiettivo è “spartire il bottino” a fine anno certo che sì, ma se l’obiettivo è pensare alle prossime generazioni e alla salvaguardia della specie (non già del pianeta che comunque ci sopravviverà), si può dire che è efficace? E posso assicurare che si può trovare la misura anche per fare dei buoni avanzi di gestione per più periodi.

Esistono delle vie di mezzo? Sì. Noi ne siamo un esempio. Produciamo valore e abbiamo i bilanci in ordine.

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Chi è Luciano Zanin: Fundraiser, consulente, formatore e Amministratore Unico.

Laureato in Economia delle imprese cooperative e organizzazioni non profit all’Università di Bologna, da oltre 30 anni opera nel mondo del non profit.

Fundraiser, consulente e formatore per il fundraising e il peopleraising, è stato Presidente dell’Associazione Italiana dei Fundraiser (ASSIF) dal 2011 al 2017.

È autore di Fundraiser per passione (ed. 2012; 2014; 2016; 2018; 2020), Raccolta fondi e welfare di prossimità (2016) e Il Piano di fundraising (2012; 2018) oltre che di numerosi articoli pubblicati su riviste specialistiche.

* Fundraiserperpassione

Tutti hanno il diritto di essere felici e tutti possono sentire, nel proprio percorso di vita, il bisogno di donare”. Noi stimoliamo gli attori del Terzo Settore affinché si attrezzino per svolgere a pieno il proprio ruolo nelle comunità presenti e future.

Collaboriamo da oltre 20 anni con enti, federazioni ed associazioni di secondo livello, oltre a reti complesse, che operano in tutto il territorio nazionale, specializzandoci sul dono come strumento per l’attivazione di risorse umane ed economiche nelle comunità.

In questo modo intendiamo contribuire ad uno sviluppo equo e sostenibile, per fare del mondo un luogo dove sia desiderabile vivere, per tutti!

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