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Ottavo incontro – Mercoledì 22 maggio – Fondazioni di comunità: cultura del dono e qualità della vita

Migliorare la qualità della vita attraverso la pratica del dono. È l’obiettivo con il quale sono nate in Italia realtà come le Fondazioni di Comunità o Italia per il Dono, protagoniste della puntata di CiSiVede in Rete, in programma mercoledì 22 maggio, con diretta sui canali YouTube e Facebook di CSV Vicenza, a partire dalle 18.30. Della loro attività come snodo fra le parti sociali presenti in una specifica area geografica, lavorando con loro sui bisogni emergenti e sull’implementazione della cultura e della pratica del dono, parleremo insieme a Sante Bressan, presidente della Fondazione di Comunità Vicenza, forte di un’esperienza ventennale, e con Bernardino Casadei, responsabile sviluppo della Fondazione Italia per il Dono. Ci aiuteranno a capire in che modo queste realtà rappresentano un veicolo di innovazione sociale, protezione, sviluppo dei territori e delle organizzazioni, promuovendo e mettendo a sistema le realtà del terzo settore locale, ma anche le pubbliche amministrazioni locali e le imprese.


Bernardino CasadeiBernardino Casadei

È la persona che ha introdotto l’intermediazione filantropica in Italia. Dopo aver costituito e diretto il Centro Studi Augusto del Noce, nel 1996 è andato negli Stati Uniti e al suo ritorno ha ideato e gestito il progetto fondazioni di comunità di Fondazione Cariplo. Ha poi costituito e ne è stato il primo segretario generale Assifero, l’associazione di categoria delle fondazioni e degli enti d’erogazione; pubblicato la prima monografia esistente al mondo sulle fondazioni di comunità, creato e coordinato il Master per promotori del dono presso l’Università dell’Insubria; promosso la nascita di Fondazione Italia per il dono di cui è stato il responsabile sviluppo. Più recentemente è diventato il Presidente dell’associazione Promotori del dono che ha appena gestito la seconda edizione del primo campionato di raccolta fondi per le società sportive dilettantistiche della provincia di Como.

 

Cos’è la Fondazione per il Dono?

La Fondazione Italia per il dono è il primo intermediario filantropico italiano in grado di operare su tutto il territorio nazionale. Il suo scopo è quello di promuovere il dono democratizzando la filantropia attraverso l’intermediazione filantropica. In pratica permette a chiunque di godere dei benefici di una propria fondazione personale, in modo semplice, veloce ed economico.

Perché è importante diffondere la Cultura del dono?

Il dono non è una rinuncia, ma è uno scambio fondato sulla libertà che ha come fine, non la cosa scambiata, ma la relazione che si crea. Il dono è ciò che rende umano l’umano ed è il fondamento stesso della nostra libertà. Esso è forse l’unico atto veramente eversivo che possa creare un’alternativa ad una società che, malgrado la sua ricchezza, non soddisfa i bisogni più veri e profondi di ogni essere umano. La sua promozione è particolarmente importante per gli enti del terzo settore in quanto, oltre a mobilitare risorse, permette di coinvolgere la propria comunità di riferimento, verificare l’efficacia dei propri messaggi, approfondire la propria identità, ritrovare slancio e motivazione riscoprendo lo straordinario del proprio operare quotidiano.


Sante BressanSante Bressan

Nato a Lozzo Atestino (Padova) il 31 ottobre 1940, ma vicentino di adozione, è laureato in biologia. Ha frequentato svariati corsi di formazione manageriale sia presso la SDA BOCCONI di Milano e sia presso altre agenzie formative. Dal 1964 al 1968 è stato Sindaco di Lozzo Atestino. Dal 1975 al 1986 ha ricoperto il ruolo di Assessore Comunale a Vicenza e dal 1981 al 1986 anche Vicesindaco e Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss. Ha fatto parte della Giunta dell’Ente Fiera di Vicenza, nonché dei Consigli di Amministrazione di vari Enti cittadini (CUOA, Scuola d’Arte e Mestieri, Magazzini Generali). È stato dal 1981 al 1985 il primo Presidente del Consorzio CIAT (Consorzio per l’Igiene dell’Ambiente e del Territorio) che raggruppava 42 Comuni del vicentino. Dal maggio 1992 a settembre 1997 è stato Presidente del raggruppamento IPAB di Vicenza. Dal 1° febbraio 2000 al 18 novembre 2001 è stato Direttore dei Servizi Sociali presso l’ULSS n.4 “Alto Vicentino”. Dal 19 novembre 2001 al 28 febbraio 2003 è stato nominato dalla Giunta Regionale Dirigente Regionale per i Servizi Sociali della Regione Veneto. In tale veste e per lo stesso periodo ha anche ricoperto il ruolo di coordinatore nazionale dei Dirigenti Regionali dei Servizi Sociali di tutte le Regioni e Province autonome italiane. Dal 1° marzo 2003 al 15 novembre 2004 ha ricoperto l’incarico di Direttore dei Servizi Sociali dell’ULSS n.6 di Vicenza. Dal 16 novembre 2004 al 15 aprile 2005 è stato Assessore Regionale alle Politiche Sociali, Volontariato e non Profit del Veneto. Dal settembre 2007 ad ottobre 2008 ha ricoperto la carica di Presidente dell’Ipab “L. Mariutto” di Mirano (Venezia). Dal mese di marzo 2009, su nomina del Prefetto di Vicenza, è consigliere di amministrazione della Fondazione Marzotto di Valdagno. Da sempre attivo nel campo del volontariato, nel 1966 è stato tra i fondatori dell’Associazione “Insieme per Sarajevo” Onlus, (di cui è divenuto presidente), che da allora è presente in Bosnia Erzegovina attraverso l’esecuzione di svariati progetti di solidarietà e di sviluppo economico/occupazionale. Ha fatto parte per 20 anni della Direzione della Caritas diocesana di Vicenza.

Di che cosa si occupa la Fondazione di Comunità Vicentina per la Qualità della Vita?

La Fondazione di Comunità Vicentina per la Qualità della Vita è un ente di intermediazione filantropica nato con la missione di migliorare la qualità di vita della comunità locale e creare un patrimonio di fiducia reciproca tra i cittadini. Per questo, attiviamo le risorse del territorio e promuoviamo la cultura della solidarietà e della responsabilità sociale. Operiamo nel territorio della provincia di Vicenza allo scopo di promuovere la cultura del dono e della solidarietà, supportando progetti di utilità sociale, culturale e sanitaria. Siamo al fianco dei donatori e delle donatrici, privati, aziende, enti del terzo settore, che vogliono lasciare un’impronta nel territorio vicentino. In virtù di una conoscenza diretta dei problemi e delle necessità specifiche del territorio, promuoviamo progetti presentati dai componenti della comunità e raccogliamo le energie di persone, famiglie, istituzioni, imprese e enti del Terzo Settore che vogliono concretizzare il proprio aiuto. Facilitiamo l’incontro tra chi dona e chi si attiva per realizzare i progetti.

La Fondazione di Comunità Vicentina compie 20 anni, quali sono i principali traguardi raggiunti, quali gli obiettivi futuri?

Fondazione di Comunità Vicentina compie 20 anni essendo stata fondata con un atto notarile del 14 settembre 2004. Gli Enti fondatori sono stati la Provincia di Vicenza, la Camera di Commercio di Vicenza, l’Ulss n. 4 “Alto Vicentino” (ora Ulss n. 7) con la Conferenza dei 32 Comuni che ne facevano parte. Oggi la Fondazione è partecipata da 66 comuni, due Ulss, 5 banche di credito cooperativo, la Cisl provinciale, l’Engim Veneto e l’Ordine provinciale dei Consulenti del Lavoro. Essa si è dedicata e si dedica alla raccolta e unione di persone, associazioni, imprese, e risorse economiche e finanziarie, di relazioni e competenze per affrontare problemi rilevanti per una comunità. La fondazione è caratterizzata dall’utilizzo di strumenti moderni quali la progettazione sociale, la comunicazione e il fundraising, per creare fondi filantropici destinati a vari progetti e iniziative. Nei suoi 20 anni di attività, la Fondazione ha raggiunto vari traguardi significativi, tra cui la gestione del progetto “Le Chiavi di casa”, che ha anticipato la legge sul “Dopo di Noi” del 2016, offrendo supporto a persone con disabilità prive di rete familiare. Negli 11 anni di attività del progetto si sono potute accogliere, aiutare ed assistere in appartamenti protetti, in case di autonomia abitativa, in Comunità o in assistenza domiciliare oltre 200 persone con disabilità. Altri progetti riguardano iniziative di inclusione sociale e lavorativa per persone svantaggiate e il sostegno a famiglie in difficoltà attraverso vari aiuti di supporto ed assistenza (Progetti “Inclusione sociale attraverso il lavoro” per persone con disabilità che non possono fruire dei benefici della Legge 68/99; Progetti “Rete di vicinanza solidale” e “Incroci di famiglie” per il sostegno a famiglie fragili e in difficoltà soprattutto con minori a carico). Tra gli altri traguardi raggiunti, l’apertura del fondo vincolato “Avrò cura di me”, destinato alle donne con tumore al seno; il fondo “Casa Dalla Rovere”, destinato in particolare agli adolescenti in situazione di disagio psichico e il “premio LEAN”, l’oscar nazionale della sanità per l’integrazione socio-sanitaria assegnato l’anno scorso proprio alla Fondazione di Comunità Vicentina. Per il futuro, la Fondazione punta a rafforzare ulteriormente il proprio ruolo di riferimento nel territorio, promuovendo lo sviluppo di un sistema di welfare locale integrato e sostenibile e ad espandere le proprie iniziative di impatto sociale, inclusi nuovi progetti sociosanitari.

 

 

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