2024 Eventi

Primo incontro – Mercoledì 7 febbraio – Trento Capitale Europea ed Italiana del Volontariato

L’edizione 2024 di CiSi Vede in Rete inizia accendendo i riflettori sul volontariato con uno sguardo allargato, oltre i confini locali. La prima puntata della rassegna di incontri on line, ideata dal CSV Vicenza, in programma mercoledì 7 febbraio, con inizio alle 18.30 è infatti, dedicata a Trento Capitale Europea ed Italiana del Volontariato. E vedrà dialogare Giorgio Casagranda, Presidente dell’Associazione Non Profit Network, ente gestore del CSV del Trentino e Antonella Valmorbida, Segretario Generale di ALDA Europe.
A pochi giorni dalla cerimonia ufficiale di apertura, che si è tenuta alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di moltissimi ospiti ed autorità, tra cui Andrij Sadovyj sindaco di Leopoli, città che aveva concorso insieme a Trento per il titolo di Capitale europea del volontariato 2024, un confronto sulle opportunità di crescita, ma anche sulle sfide che attendono il variegato mondo del volontariato.


Giorgio Casagranda

Presidente dell’Associazione Non Profit Network, ente gestore del CSV del Trentino

Giorgio Casagranda ha una lunga carriera in ambito civico e politico, con un significativo impegno nell’amministrazione locale, ed esperienze in importanti realtà del territorio trentino, tra cui nel cda della Cassa Rurale di Trento, nella Cooperativa dei Frutticoltori, nella Fondazione Crosina Sartori, nel Museo dell’aeronautica Caproni. L’incontro con il volontariato avviene nel 1992 quando diventa presidente dell’Associazione trentina sclerosi multipla (fino al 1994). Nel 2010 diventa vicepresidente dell’associazione Trentino solidale, dove è promotore e responsabile di un progetto di raccolta e redistribuzione delle eccedenze alimentari dei supermercati e degli esercizi commerciali del territorio, che in breve tempo diventa un esempio di lotta allo spreco alimentare e di lavoro di rete sul territorio non solo provinciale, coinvolgendo realtà di Veneto, Alto Adige e Lombardia. Dal 2011 è presidente dell’associazione Non Profit Network, ente gestore del Centro di servizio per il volontariato del Trentino, e membro del consiglio direttivo di CSVnet (dal 2014 al 2018 anche dell’esecutivo), assumendo negli anni le deleghe a tassonomia, beni comuni e volontariato di impresa.

Giorgio Casagranda: dopo un lungo e articolato percorso, iniziato già nel dicembre del 2021, con l’annuncio della decisione di avanzare la candidatura di Trento a Capitale Europea del Volontariato 2024, siamo ora al via di quella che voi avete inteso essere un’opportunità di crescita personale, collettiva, ma soprattutto partecipata. Quali sono le aspettative?

“Le aspettative noi le leghiamo ai desideri e ciò che desideriamo di più è cogliere questa grande occasione per far crescere il mondo del volontariato trentino e non solo. È importante sottolineare che questo riconoscimento non è solo una vetrina, ma offre un’opportunità reale per la strategia di sviluppo del volontariato, integrandosi positivamente con l’agenda politica della città e del Trentino. Ciò che è stato costruito per ottenere il riconoscimento rimarrà perché rappresenta un’opportunità per riflettere sul futuro del volontariato. Va considerato il contesto in cui si è sviluppata la candidatura: nel mezzo della pandemia, con le conseguenze che hanno colpito il volontariato locale, come indicato dai dati Istat. Non si tratta solo di un calo numerico, ma anche della qualità della partecipazione e delle relazioni che il volontariato porta con sé. È necessario quindi riflettere e adattarsi ai cambiamenti in corso, identificando strumenti e modalità efficaci, nuove forme di volontariato e attivismo, nonché nuovi modi di incontrare e collaborare con il volontariato più tradizionale, per coinvolgere le energie delle nuove generazioni. Tenendo insieme questi elementi di complessità, a medio lungo termine il nostro obiettivo è che nei prossimi anni si sviluppi una cultura di volontariato più profondamente radicata nell’intero territorio provinciale. La nomina a Trento Capitale Europea e Italiana del volontariato ci aiuterà in questi termini, valorizzando le azioni quotidiane dei volontari e delle volontarie”.

Quello che ha preso il via ufficialmente il 3 febbraio con la cerimonia alla presenza del Presidente Mattarella è un anno ricco di appuntamenti ed iniziative: quali sono le tematiche in primo piano?

“In primo piano c’è sicuramente la costruzione di un nuovo patto tra cittadine e cittadini e istituzioni. È sempre più necessario investire in una filiera in grado di strutturare al meglio servizi e interventi per dare risposte concrete ai bisogni che emergono nelle nostre comunità. Vogliamo che il prossimo anno funga da propulsore, l’anno in cui esploreremo e perfezioneremo le strategie fondamentali per questa visione, estendendo il coinvolgimento non solo agli esperti del settore ma anche agli enti e agli attori del panorama imprenditoriale, produttivo, della ricerca scientifica, dell’istruzione, della cooperazione e del settore bancario, tra gli altri. La nostra strategia si basa sul fatto che non ci può essere benessere senza tenuta sociale e che rafforzare, tutelare e promuovere il volontariato debba essere una responsabilità di tutti. senza coesione sociale e crediamo che il rafforzamento, la tutela e la promozione del volontariato siano responsabilità di tutte e tutti. Come nel resto d’Italia, nella nostra provincia negli ultimi anni il volontariato ha subito significative trasformazioni. La svolta nella concezione di fare volontariato è cambiata dopo il Covid, con un forte abbraccio alla digitalizzazione e alle piattaforme online per coinvolgere volontari e raccogliere fondi; è stato significativo osservare come i social media siano diventati strumenti essenziali per coordinare rapidamente i volontari. La flessibilità è ora cruciale, con opportunità di volontariato adattate agli orari delle persone e le imprese stanno svolgendo un ruolo sempre più attivo, promuovendo il volontariato aziendale e sostenendo varie iniziative delle associazioni. Significativo è stato anche l’aumento dei volontari episodici, individui che mettono a disposizione il proprio tempo gratuitamente per partecipare a esperienze di alta visibilità, come festival, manifestazioni o altri eventi di rilievo nazionale o internazionale. Dato che il volontariato riflette una società sempre più interconnessa e consapevole deve saper accogliere le innovazioni e adattarsi alle mutevoli esigenze della comunità. Per questo stiamo operando a ritmo sostenuto. Basti pensare che abbiamo istituito 18 gruppi di lavoro che hanno preso il via lo scorso 6 novembre, ciascuno dedicato a tematiche che riteniamo strategiche: A – Narrativa (Comunicazione e Visibilità) B – Sensibilizzazione nelle scuole C – Giovani nel volontariato D – Formazione e scambi nazionali e europei E – Digitalizzazione F – Coinvolgimento volontari/ie per Capitale G – Banca dati del volontariato H – Vetrina digitale del volontariato: Trentovolo.capital I – Piattaforma Matchmaking L – Piattaforma di scambio e d’incontro tra realtà del volontariato M – Riconoscimento competenze trasversali e tecniche N – Volontariato d’impresa O – Modello di Misurazione Impatto della Cittadinanza Attiva P – Bilancio sociale di Trento Capitale Europea del Volontariato Q – Semplificazione R – Creazione calendario iniziative 2024: coinvolgimento e supporto S – Addotta una iniziativa T – Spazi per la cittadinanza”.


Antonella Valmorbida

Segretario Generale di ALDA

Antonella Valmorbida, Segretario Generale di ALDA dal 1999, vanta una vasta e consolidata esperienza nella promozione della democrazia locale, dell’empowerment e della partecipazione della società civile, nonché nella promozione della buona governance in Europa, nei Balcani, nell’Europa dell’Est e nell’area del Mediterraneo. La sua competenza si estende anche alla consulenza senior europea per lo sviluppo locale, con una particolare dedizione all’attuazione di processi partecipativi volti alla rigenerazione urbana. Gestisce una rete di 300 membri composta principalmente da autorità locali e gruppi della società civile, in oltre 45 Paesi europei e non solo. La sua leadership si è estesa a incarichi di grande rilevanza, tra cui la presidenza dell’European Partnership for Democracy – EPD (Partenariato europeo per la democrazia) per sei anni, oltre a essere attualmente membro del Consiglio di Amministrazione di quest’ultimo. Inoltre, riveste la carica di membro del Consiglio consultivo della Fondazione urbana per lo sviluppo sostenibile in Armenia.
Antonella Valmorbida è stata presidente del gruppo di lavoro EPAN di CONCORD fino al 2016, oltre a essere stata a capo del Comitato per la democrazia e la società civile della Conferenza delle ONG del Consiglio d’Europa dal 2008 al 2011. Ha altresì coordinato il sottogruppo sulla riforma del governo locale e della pubblica amministrazione del Forum della società civile per il partenariato orientale. Nel biennio 2012-2013, ha ricoperto la carica di membro del consiglio di amministrazione di CIVICUS – l’Alleanza mondiale per la partecipazione dei cittadini.
Antonella Valmorbida ha arricchito il suo percorso professionale con una carriera accademica presso l’Università di Padova, Italia, ed ha pubblicato due libri focalizzati sul coinvolgimento dei cittadini a livello locale per promuovere la democrazia, oltre a vari articoli. Dotata di madrelingua francese e italiana, Antonella Valmorbida possiede una competenza linguistica che si estende fluentemente all’inglese e al russo.

Antonella Valmorbida e cerchiamo, innanzitutto, di capire cos’è Alda e che cosa fa?

ALDA – Associazione Europea per la Democrazia Locale – è un’organizzazione non governativa dedicata alla promozione del buon governo, della democrazia locale e della partecipazione attiva dei cittadini nell’Unione Europea, nel suo vicinato e oltre. Fondata nel 1999 su iniziativa del Consiglio d’Europa per coordinare e sostenere la rete delle Agenzie della Democrazia Locale (ADL), ALDA è diventata un’alleanza globale che riunisce oltre 300 membri provenienti da più di 45 Paesi dell’Europa allargata. Finanziata tramite le quote associative e i finanziamenti ai progetti da parte della Commissione europea, del Consiglio d’Europa e di altri donatori pubblici e privati, ALDA sostiene i cittadini e i gruppi di cittadini nelle loro iniziative volte a migliorare il contesto locale, creando ponti con le autorità locali per rendere reale il cambiamento. Guidata da un Consiglio direttivo eletto ogni quattro anni, da uno staff di più di 70 persone in 6 uffici in Europa e oltre, l’Associazione conduce le sue attività attraverso: la conduzione di progetti, il coordinamento e supporto alle Agenzie della Democrazia Locale, la gestione ed il sostegno alla sua rete di membri, l’adozione di attività di advocacy, la cooperazione con le istituzioni europee e molto altro ancora.

Alda ha avuto un ruolo attivo e significativo nel processo che ha portato all’assegnazione a Trento del titolo di Capitale Europea del Volontariato 2024, ma quali sono gli altri ambiti in cui l’Associazione si relaziona con il mondo del volontariato?

In ALDA, sosteniamo fermamente l’importanza del volontariato come veicolo per la socializzazione, il rafforzamento del senso di comunità e il reciproco sostegno. Questa convinzione è particolarmente evidente nel contesto dell’attiva partecipazione dei giovani. Per questo motivo, ci impegniamo nella mobilitazione di volontari, soprattutto giovani, in diverse aree di intervento, che spaziano dall’Italia all’Europa e oltre, coinvolgendoli in attività di sensibilizzazione e contributo diretto. Allo stesso tempo, offriamo loro opportunità di formazione tecnica o tematica personalizzate in base ai loro interessi, garantendo un primo approccio al mondo del lavoro. Questo approccio si riflette, ad esempio, nel coinvolgimento di youth workers e youth leaders nel contesto europeo.
Un esempio tangibile delle nostre azioni quotidiane è evidente nell’attuazione del progetto ReCAP – Recovering Inclusion through Creativity After Pandemic (Riprendere il processo d’inclusione tramite la creatività nel periodo post-pandemico). Il progetto ReCAP si propone di sostenere attivamente il coinvolgimento e la partecipazione civica dei giovani, attraverso l’implementazione di attività di apprendimento non formale e l’impiego di specifici strumenti artistici e culturali. Una particolare attenzione è dedicata ai giovani che si trovano in situazioni di minori opportunità, come NEET, individui con background migratorio, appartenenti a minoranze, giovani della comunità LGBTQIA+ e ragazze. A causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, questi giovani sono stati ulteriormente emarginati dai consueti luoghi di socializzazione, pertanto si riconosce l’importanza di fornire loro l’opportunità di esprimere apertamente i propri sentimenti e affrontare le sfide all’interno dello spazio pubblico.

Inoltre, ALDA è stata e continua ad essere attivamente coinvolta nel processo che ha portato alla vittoria della città di Trento, in una competizione con la città di Lviv (Ucraina), come Capitale Europea del Volontariato 2024. ALDA ha instaurato una stretta collaborazione con la Municipalità di Trento, che si è rafforzata ulteriormente nel 2023 quando quest’ultima ha acquisito la qualifica di socio dell’Associazione, e con la città di Lviv, lavorando incessantemente per conseguire l’obiettivo di istituire un’Agenzia della Democrazia Locale proprio nella città ucraina. Tale iniziativa è concepita come uno strumento finalizzato alla coesione territoriale e al rafforzamento delle comunità locali, con l’obiettivo di lavorare per costruire un futuro più pacifico e democratico”.

Potrebbe piacerti...